PAESAGGIO
PAESAGGIO - IMMAGINI E RACCONTI
CANYON IN ZONA SERRAS. A poca distanza dalla Croce Santa.
RACCONTO di Graziano DORE (nella foto in tuta rosso-blu)
Volevo essere creativo, a modo mio.
Io che non sapevo dipingere né scolpire sentivo di poter animare, in qualche maniera, il fronte di calcare informe che avevo davanti a me. Ogni linea di chiodi sarebbe stata identificata da tutti gli scalatori che avrebbero visitato il posto. Tutte quelle imper-fezioni, tutti quei buchetti sarebbero divenuti delle prese per le mani e degli appoggi per i piedi. Ogni linea di chiodi d'acciaio incastonati nel calcare avrebbe avuto un nome, un grado di difficoltà, una storia. Perché mai, mi dicevo, dovrei lasciare tutto nell'anonimato? Non sono forse delle creature anche loro, persino speciali, meritevoli di avere un nome?
Occorre, ne ho concluso, dare un nome alla falesia e così anche ad ogni itinerario tracciato sulla roccia. In quel periodo avevo letto la trilogia su Alessandro Magno di Valerio Massimo Manfredi. La figura del conquistatore macedone mi apparse in tutta la sua grandezza grazie a questo romanzo ispirato a fonti storiche. L'autore senza mai appesantire il testo era riuscito a farmi innamorare di quel condottiero che nonostante forze ìmpari riuscì a conquistare l'impero persiano fino a giungere alla valle del fiume Indo. Una campagna di guerra vittoriosa durata diversi anni. Il nome che ho scelto per la falesia\settore fu "La stella Argeade". Fa riferimento ad una stella d'argento a 16 punte che simboleggiava la casata degli Argeadi alla quale apparteneva Alessandro. Le vie di arrampicata ruotano, dun-que, attorno alle imprese dell'eroe macedone.
Hanno i nomi delle battaglie (Isso, Gaugamela, l'assedio di Tiro), dei generali (Parmenione), delle donne (Rossane l'afgana), del cavallo (Bucefalo, a cui dedicò una nuova città: Bucefalia), di episodi (Le nozze di Susa: quando obbligò degli ufficiali macedoni a sposare delle donne persiane per unire i due popoli), di epiteti (Il figlio di Ammon, perché dopo la conquista dell'Egitto si fece designare come figlio del Dio dai sacerdoti; L'erede di Achille, perché lui si riteneva tale), dei nemici (Dario III di Persia; Memnone mercenario di valore) etc. Ora alla Stella Argeade si contano ben 40 vie di arrampicata. Tra il 2015 ed il 2018 ho scoperto e chiodato un altro piccolo settore nella zona di Sas Covatzas, poco prima del cimitero. Uno sperone di roccia altissima che si eleva per quasi 30 metri.
Qui ci sono solo 5 vie di arrampicata (perché la roccia in altri punti non è compatta), ma in compenso le vie sono lunghe e di forte impatto scenografico. Questo piccolo settore l'ho denominato Badde Lontana in onore della poesia di Strinna. Nello stesso punto dove si arrampica ho anche attrezzato una calata spettacolare dall'alto che prende il nome di "Dove osano le farfalle". Sempre nel 2016 ho iniziato a chiodare del canyon che si trova dietro la croce che sovrasta il paese, contiguo ma non comunicante col settore Badde Lontana. Questo piccolo canyon (Caragolu lo chiama qualcuno, allo stesso modo di un vecchio e pericoloso sentiero, ripido e stretto, che sale dal paese verso l'altopiano) è un ambiente arcano, incantevole, assolutamente desueto per il sassarese. Si penetra da uno stretto pertugio dove devi camminare di lato. Una volta dentro, le pareti si distanziano e raggiungono i 15 metri di altezza..!
E' un ambiente che offre un tipo di calcare particolarmente duro, marmoreo, privo di muschi e licheni, soltanto poche piantine di parietaria, sparse qua e là, vi sopravvivono. Il luogo non è per nulla umido, la roccia è ruvida e sempre asciutta. Insomma, è adattissimo per la scalata. Infine, ho deciso di dedicare tutte le vie di arrampicata ad autori sardi e relative opere: Padre Padrone, Passavamo sulla terra leggeri, Elias Portolu, Legarsi alla montagna d'Ulassai, Il giorno del giudizio...) per dare un tocco di cultura anche alla scalata e anche una suggestione in più. Ad oggi (fine dicembre 2019) sono ben 15 le vie all'interno del canyon, ma penso che arriverò almeno a 25. Ogni via mi ha richiesto, tra avvicinamento e chiodatura, circa 4 ore di lavoro. Per arrivare al canyon si passa davanti alla rupe con la croce; per anni ho fatto quel sentiero senza mai pensare che quel baluardo di roccia strapiombante si potesse attrezzare per la scalata.
A metà
dicembre mi calo con tanti dubbi sulla qualità della roccia e mi
accorgo che invece tiene bene. Vedo una linea di arrampicata dal
basso che segue lo spigolo sinistro della rupe, in forte strapiombo
nella parte iniziale. L'estetica di questa via è formidabile: si domina
il paese in basso, s'inquadra Conca 'e Omine, si è sovrastati dalla
terrazza con la croce... insomma, un paesaggio estremamente
suggestivo. Dopo questa via ne chiodo altre due a lato, molto più
semplici, con un bel calcare grigio.
Ormai a San Lorenzo, nel computo comprendente i tre settori
(Stella Argeade, Badde Lontana, Canyon Serras), si contano circa 60 vie
di arrampicata.
Spesso i paesaggi sono particolarmente suggestivi, visti dall'alto
alcuni scorci suscitano profondo stupore. Costituiscono
inedite prospettive, nuove attrattive che impreziosiscono il borgo
e appagano lo sguardo di chi le pratica.
Il canyon si affaccia sulla strada principale, poco prima del cimitero, e sulle campagne di Sas Covazzas.
Si consiglia di raggiungere il canyon seguendo un sentiero che parte dalla strada di Ottula, all'inizio.
FALESIA OTTULA
E' possibile raggiungere questa falesia strapiombante dalla strada di Ottula.
ARRAMPICATA
Falesia situata sopra Sas Covazzas, accanto al canyon.
GROTTA VICINO AL MULINO PALMAS
Grotta circondata da piante di fichidindia, assenzio, sambuco e felci, sovrastante il torrente e poco distante dal mulino di Angelo Palmas.
CHIESA SAN LORENZO
Chiesa San Lorenzo, sulla strada principale del borgo. Edificata nel 1600 e più volte restaurata, è posta sopra uno sperone roccioso sovrastante il torrente, poco distante dal mulino comunale. Ai lati si notano evidenti tracce di una foresta pietrificata.
Grotta situata fra la chiesa di San Lorenzo e il mulino comunale, all'inizio del sentiero che conduce al torrente.
Tracce di foresta pietrificata sono visibili lungo la valle a destra e a sinistra della chiesa.
La falesia Serras, la chiesa e mulino Palmas.
Mulino della famiglia Pisano Carta - Fondo valle
San Lorenzo fondo valle - Badde Cughinas, a pochi km dal mare. Gruppo di case sparse sovrastate da colline rivestite di boschi e macchia mediterranea.
Graziano Dore, scalatore, Associazione Kena Lakanas, Sassari. In azione lungo la falesia sovrastante Sas Covazzas. Poco prima dell'ingresso a San Lorenzo, provenendo da Osilo.